La casa al tempo del COVID-19: villette indipendenti

In questo ultimo articolo vogliamo analizzare una delle tipologie più richieste e diffuse, con tutti i loro limiti e le loro problematiche: le villette indipendenti.
Ovviamente parleremo principalmente di quelle classiche abitazioni costruite direttamente dall’impresa o da un’immobiliare, oppure realizzate in un’epoca o con una filosofia in cui si prestava scarsa cura per la qualità degli spazi, della luce e logicamente dei materiali. Chi abita in una villetta di recente costruzione e (o soprattutto) ben progettata, difficilmente avrà bisogno di questi consigli.
La principale peculiarità di questo tipo di edificio è di essere completamente circondato da terreno di pertinenza all’edificio stesso, qualità molto gradita in quanto si presuppone che riduca le potenziali problematiche di vicinato e migliori la privacy. Entrambe le affermazioni possono essere vere ma in realtà sono quasi sempre una pia illusione. Analizziamo con ordine le problematiche che si possono presentare.
In primo luogo sono valide tutte le problematiche presentate per le villette a schiera, se l’intervento è stato di tipo speculativo o se il progettista all’epoca ha prestato più attenzione al disegno del prospetto che alla qualità dello spazio o della luce, potreste trovarvi con una casa grande ma poco luminosa e ariosa. Anche in questo caso, con ogni probabilità, ognuno avrà un proprio spazio personale, tuttavia vanno prese in considerazione tutte le attenzioni sullo spazio e la luce negli ambienti presentate negli articoli precedenti. Unica vera salvezza di questo tipo di edifici è la possibilità di aprire finestre su ben quattro lati, tuttavia la combinazione di finestre strette (magari accoppiate a muri spessi con cappotto o intercapedine), serramenti scuri, portici e portichetti, riesce spesso a vanificare questo vantaggio.

  • Se siete affittuari in questo tipo di strutture, fermo restando l’applicazione di tutti gli interventi di cui abbiamo parlato prima, la vostra arma principale è il colore. In questo caso non dovreste avere vincoli cromatici di alcun tipo, di conseguenza cercate di schiarire ogni tipo di superficie che può riflettere luce, i serramenti o la struttura del portico (solitamente di legno scuro o cemento) ovviamente in accordo con la proprietà.
  • Se avete un prato particolarmente sofferente e poco illuminato sostituitelo con un bel giardino secco di ghiaia bianca o comunque molto chiara, sarà un lavoro piacevole e rifletterà molta più luce verso la casa.
  • Anche in questo caso cercate di non ostacolare la luce che entra dalle finestre: evitate mobili alti posizionati nelle vicinanze delle aperture e mantenete potati e ordinati gli alberi e le siepi (chiaramente valutate la posizione e l’orientamento della vegetazione, se può favorire l’ombreggiamento nel periodo estivo non potatela drasticamente).
  • Come nel caso delle case a schiera, anche queste villette hanno quasi sempre giardini molto risicati, determinati dal lotto e dalla sola distanza minima di confine (è facile notare che molte villette hanno circa 5 metri di giardino su ogni lato, con un lotto di circa 25 metri per 25 metri, giardini o lotti più grandi di solito risalgono a decenni passati o a ville di particolare pregio).
    In queste situazioni risulta evidente come una buona progettazione e manutenzione degli spazi esterni sia importante per la vivibilità degli stessi spazi esterni e di quelli interni, soprattutto al piano terreno che risente maggiormente degli ombreggiamenti e del rapporto interno/esterno verso il giardino.
    A seconda di come sono disposte le uscite verso il giardino e di come è gestita la privacy verso i confinanti (spesso c’è una semplice rete o un muretto alto un metro e mezzo, essendo vietati muri più alti, quindi la privacy solitamente è scarsa), cercate di creare una zona relax/soggiorno esterna che vi permetta di beneficiare il più possibile dello spazio a disposizione. In questa mezza stagione è preferibile uno spazio assolato ma all’occorrenza ombreggiabile, in modo che sia sempre relativamente tiepido e asciutto.
    Se non è presente, cercate di predisporre una pavimentazione esterna, che sia un decking di legno o finto legno, piastre di pietra o cemento, o semplice ghiaia compattata (tutte soluzioni comunque drenanti). Questo vi permetterà di avere un ingresso e un’uscita agevole e pulita e aumenterà la percezione dello spazio esterno come estensione dello spazio interno, in quanto i movimenti dentro/fuori saranno più agevoli e veloci.
  • Per migliorare la vostra privacy potete predisporre una rete ombreggiante fissata alla rete di confine, una stuoia incannucciata o dei vasi con graticcio per piante rampicanti (evitate di farle sviluppare sulla rete di confine, alla lunga la danneggeranno), oppure soluzioni più sofisticate, sempre rendendo partecipe il vicino e avendo cura di non togliergli luce o ventilazione. Non dimenticate infine che si tratta di schermature parziali e che la casa del vostro vicino si trova a pochi metri, quindi non lasciatevi troppo andare nel vostro “soggiorno esterno”.

 

Per quel che riguarda i proprietari degli immobili la possibilità di intervento è praticamente totale, favorita anche dalla quantità sempre crescente di agevolazioni fiscali che rendono sostanzialmente conveniente riqualificare questo tipo di edifici.
Gli interventi consigliati riguardano, prima di tutto, la qualità della luce e del comfort termico, quindi cappotto (esterno è sempre meglio, se possibile), ampliamento e sostituzione dei serramenti, rifacimento di impianti e bagni. Per quel che riguarda la gestione della luce e della privacy dalle aperture ricordiamo che oltre ai tradizionali “scuri” o “ante” (chiamati in molti modi e con molte caratteristiche diverse a seconda delle zone) e alle tapparelle, esistono altre soluzioni come ad esempio i frangisole che riescono a modulare luce e visibilità con una spesa relativa, esistono poi soluzioni molto costose e innovative come i vetri a cristalli liquidi ma vanno usati con cautela per via del costo importante.

Per quel che riguarda i cappotti va invece ricordato che, oltre a fornire una migliore prestazione energetica e comfort, grazie alla versatilità di materiali e lavorazioni permettono di “cambiare volto” a un edificio quindi valutate con il tecnico questa possibilità.
All’interno è poi possibile intervenire sulla distribuzione modernizzando gli spazi interni unendo cucina e sala da pranzo o trasformando anche il soggiorno in un grande open-space o comunque adattando la distribuzione a qualche nuova sopravvenuta esigenza.
La modernizzazione dell’impiantistica è un miglioramento importante anche se costoso, sia per migliorare le condizioni di comfort e salubrità della casa sia per diminuire i costi di gestione degli impianti stessi.
Anche in questo caso si può valutare se trasformare l’eventuale portico in tutto o in parte in un pergolato, e creare ampie vetrate su porzioni specifiche del giardino.
Se si decide di intervenire sull’ampliamento delle aperture, soprattutto quelle che affacciano verso il giardino, diventa importantissimo lavorare sul giardino stesso, in modo da massimizzare l’effetto creato dal rapporto interno/esterno, creando angoli e vedute piacevoli in continuità con l’interno. Ogni porzione del giardino può essere riprogettata per valorizzare lo spazio interno a cui è legata, facendo anche in modo di non compromettere la propria privacy nelle modalità di cui parlavamo poco fa.
Anche in questo caso si tratta di interventi complessi e articolati spesso in relazione tra loro, è quindi indispensabile aspettare la fine della quarantena e affidarsi a un tecnico che possa mostrarvi tutte le potenzialità della vostra casa, magari con dei render, e affiancarvi durante tutto il processo di trasformazione.

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